Una delle massime espressioni della religiosità popolare della montagna bolognese nel passato
Fu costruito nel 1535 a 1200 s.l.m e denominato un tempo Santuario della Beata Vergine delle Alpi. La leggenda narra che due pastorelli, di cui uno sordomuto dalla nascita, erano a pascolare le pecore quando furono colti da una bufera di neve sebbene fosse piena estate. I due bambini si rifugiarono sotto un grande acero e, durante l’imperversare del maltempo, apparve la Madonna che fece acquistare l’udito e la parola al bambino sordomuto. A casa riferirono che la Vergine voleva essere venerata in quel luogo. Ancora oggi il 5 agosto molti pellegrini partecipano alla festa della Madonna in memoria dell’evento.
Il santuario è in completa armonia con l’ambiente circostante e sorge su un precedente tempietto in pietra. La costruzione più antica è la parte vicina al campanile: qui il pavimento è rialzato rispetto al resto. Nel corso del XVII e del XVIII secolo furono aggiunte le altre parti e il campanile, fino alla forma attuale.
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